ANCHE CORTINA PUNTA SU VINO,PIANTATO VIGNETO PIU’ALTO EUROPA CORTINA D’AMPEZZO

ANCHE CORTINA PUNTA SU VINO,PIANTATO VIGNETO PIU’ALTO EUROPA CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO)

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO), 3 GIU – Il vino italiano sale di quota, e ora anche Cortina d’Ampezzo punta a produrre le proprie bottiglie con l’uva delle Dolomiti. Le prime barbatelle, due bianchi e due rossi, sono state messe a dimora ieri – riferisce ‘Il Gazzettino’ – alle pendici del Pomagagnon, a 1.350 metri di quota. Sarà il vigneto più alto d’Europa, perché neanche in Val D’Aosta – regione che produce ottimi vini – si arriva a farlo vino a queste quote. I pionieri del Vino Cortina (potrebbe chiamarsi così) sono tre: Francesco Anaclerio, tecnico responsabile dei Vivai cooperativi di Rauscedo, in Friuli, Federico Menardi e l’enologo Fabrizio Zardini. “Conto di fare il primo brindisi nel 2013 – spiega Zardini – però già alla fine dell’estate 2012 avremo idea di che cosa si potrà fare su questa terra su questi vini”. Sul terreno dissodato ai piedi del Pomagagnon, un’enorme parete di Dolomia che chiude lo slargo della conca ampezzana a nord, sono state messe a dimora barbatelle di quattro varietà precoci per verificarne la maturazione: due incroci di bianchi, Mueller Turgau e Traminer, poi Pinot bianco e Riesling, e due rossi, un Andre della Repubblica Ceca e un Petit rouge, vitigno tipico di montagna. Adesso non resta che attendere. Una cosa è certa: chi vendemmierà i futuri tralci potrà godere del più bel paesaggio che un vignaiolo possa avere: alle spalle il Pomagagnon e il Cristallo, davanti la Tofana e sullo sfondo il Becco di Mezzodì.