Pesca abusiva nel lago di Centro Cadore

Pesca abusiva nel lago di Centro Cadore

Operazione congiunta delle Forze dell’Ordine, la Polizia provinciale sequestra 8 metri di rete

«Lo scorso 14 maggio i guardiapesca volontari del Bacino n° 4 hanno colto “con le mani nel sacco” un uomo di origine cinese (W.L., classe 1975) che stava utilizzando le reti, raccogliendo alcuni esemplari di pesce – ha spiegato il comandante della Polizia provinciale di Belluno, Gianmaria Sommavilla – . Immediatamente siamo stati avvisati noi di Palazzo Piloni ed anche i Carabinieri, perchè il soggetto risultava sprovvisto di documenti di identificazione. Da parte nostra abbiamo quindi sequestrato il materiale (otto metri di rete) e abbiamo sporto denuncia perché il soggetto era privo di regolare licenza per l’attività, per abbandono di rifiuti lungo le rive del lago e per la pesca di specie protetta. Fra gli esemplari rinvenuti nella rete risultava, infatti, anche un persico, per il quale è vietata la pesca (in quanto specie protetta)».

«Il periodo è di quelli propizi per la pesca con le reti che, però, è assolutamente illegale – ha spiegato il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin – . In queste settimane, il livello dei laghi è alto ed alcune specie di pesci arrivano a popolarli in gran numero. Per questo abbiamo voluto intensificare i controlli e gli appostamenti, rinvenendo già alcune reti non solo presso il lago di Centro Cadore, ma anche nella zona del Santa Croce. Un grazie sincero ai volontari che si sono dimostrati preziosi nella loro attività di monitoraggio».