BOND SU OSPEDALE AGORDO: “GUASTO IN SALA OPERATORIA. SITUAZIONE PARADOSSALE”

BOND  SU OSPEDALE AGORDO: “GUASTO IN SALA OPERATORIA. SITUAZIONE PARADOSSALE”

Il capogruppo del Pdl in Regione Dario Bond è furibondo: “Negli ultimi giorni la sala operatoria dell’ospedale ha funzionato solo a metà. E’ una tragicommedia”, denuncia.

Bond riferisce di un guasto al comando automatico che collega il gruppo di continuità al gruppo elettrogeno a servizio della sala operatoria. “E’ da quasi dieci giorni che si è verificato e solo oggi, forse, arriverà il pezzo di ricambio”.

Il problema, tra l’altro, ha portato all’interruzione in via precauzionale per due giorni della sala operatoria – con il rinvio di una ventina di interventi programmati – e alla necessità di dotarsi di un elettricista full-time. Proprio così. “Di solito, l’elettricista è in turno di reperibilità, mentre in questi giorni c’è stata la necessità di una sua presenza fisica in ospedale nelle ore di attività della sala operatoria, tra le 8 e le 17”, racconta Bond (Pdl). “Si tratta di un tecnico che deve essere pronto ad azionare la leva manuale e mettere così in contatto il gruppo di continuità con quello elettrogeno nel caso di black-out. Nell’epoca delle tecnologie siamo davvero al paradosso”.

Bond fa poi una diagnosi: “E’ inutile girarci attorno. Finchè negli appalti si perseguirà la logica del ribasso, è ovvio che ci dobbiamo aspettare anche delle brutte sorprese. Anche qui bisogna cambiare rotta”.

Il pezzo di ricambio è stato trovato in una ditta di Milano e dovrebbe arrivare ad Agordo nelle prossime ore: “Il modello è fuore serie e questo ci dice che è ora di mettere mano agli impianti. Per questo inviterò la V Commissione Sanità, di cui faccio parte, a interessarsi della questione. Disguidi di questo tipo non devono verificarsi. Sono intollerabili e vergognosi”.

Immediata la risposta del Consigliere Pd Sergio Reolon : “Anche se è confortante la notizia che i problemi sono stati risolti, si tratta di un grave episodio che obbliga tutti ad una seria riflessione su almeno due nodi critici”.    A dirlo è il consigliere regionale del PD, Sergio Reolon, commentando così la vicenda della sala operatoria dell’ospedale di Agordo e alla conseguente interruzione dell’attività chirurgica già programmata.    “Il primo aspetto preoccupante è che purtroppo manca un sistema di vigilanza democratica su disservizi di questo rilievo, visto che le cose si sanno dopo vari giorni e per caso. Sarebbe invece doverosa, e su questo la Regione non può restare a guardare, una comunicazione in tempo reale da parte delle Ulss”.    E venendo al secondo nodo problematico, Reolon incalza direttamente il capogruppo del PdL in consiglio regionale, Dario Bond: “se la maggioranza di cui Bond fa parte continua a tagliare i fondi alla sanità bellunese, come ha fatto anche con l’ultimo riparto, non solo l’Ulss sarà obbligata a fare bandi al massimo ribasso con conseguenze negative sulla qualità del servizio, ma la prossima volta che si verificheranno gravi guasti come quello di Agordo non avrà neppure i soldi per comprare i pezzi di ricambio”.

“Anche se è confortante la notizia che i problemi sono stati risolti, si tratta di un grave episodio che obbliga tutti ad una seria riflessione su almeno due nodi critici”.

A dirlo è il consigliere regionale del PD, Sergio Reolon, commentando così la vicenda della sala operatoria dell’ospedale di Agordo e alla conseguente interruzione dell’attività chirurgica già programmata.

“Il primo aspetto preoccupante è che purtroppo manca un sistema di vigilanza democratica su disservizi di questo rilievo, visto che le cose si sanno dopo vari giorni e per caso. Sarebbe invece doverosa, e su questo la Regione non può restare a guardare, una comunicazione in tempo reale da parte delle Ulss”.

E venendo al secondo nodo problematico, Reolon incalza direttamente il capogruppo del PdL in consiglio regionale, Dario Bond: “se la maggioranza di cui Bond fa parte continua a tagliare i fondi alla sanità bellunese, come ha fatto anche con l’ultimo riparto, non solo l’Ulss sarà obbligata a fare bandi al massimo ribasso con conseguenze negative sulla qualità del servizio, ma la prossima volta che si verificheranno gravi guasti come quello di Agordo non avrà neppure i soldi per comprare i pezzi di ricambio”.