DISTRIBUZIONE MASCHERINE FILTRANTI REGIONE: RELAZIONE ILLUSTRATIVA.

La Regione del Veneto, per fronteggiare le difficoltà di reperimento sul mercato, ha
avviato l’iniziativa di dotare tutti i cittadini della Regione di mascherine protettive.
Tali dispositivi sono prodotti in deroga alle vigenti disposizioni, avvalendosi della
disposizione appositamente prevista dalla legislazione emergenziale e, specificamente,
dall’art. 15, comma 2, del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18.
Si riporta la relazione illustrativa del Ministero della Salute:
“La disposizione in parola consente a tutti gli individui presenti sul territorio nazionale, a
cui è comunque richiesto di rispettare le disposizioni in tema di distanziamento sociale e le
altre regole precauzionali introdotte in ragione dell’emergenza Covid-19, di utilizzare, a
scopo precauzionale, mascherine filtranti che per la loro destinazione non configurano né
come DM né come DPI.”
“La proposta normativa al comma 2, è finalizzata a consentire sull’intero territorio
nazionale, e fino al termine dello stato di emergenza di cui alla delibera del Consiglio dei
ministri in data 31 gennaio 2020, come misura di protezione individuale, l’uso di
mascherine filtranti anche privi del marchio CE”.
Si conta di arrivare ad una distribuzione di almeno 5 milioni di mascherine, in modo da
garantire la consegna a ciascun cittadino residente della Regione.
La scelta di procedere ad una distribuzione capillare nel territorio va inserita nel contesto
delle disposizioni restrittive connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, con
particolare riferimento alle limitazioni agli spostamenti oggi vigenti e contenuti nel
DPCM 8 marzo 2020 e successive integrazioni nonché nell’ordinanza del presidente
della Regione del Veneto n. 33 del 20 marzo 2020.
Obiettivo prioritario di tutte le misure emergenziali rimane l’eliminazione dei contatti
tra persone fisiche non presidiati da idonee misure, quali la distanza minima di un metro,
avvenendo la trasmissione del virus solo per contatto stretto tra le persone; da tale
principio discendono tutte le limitazioni agli spostamenti, anche minimi, se non
adeguatamente giustificati.
La dotazione di mascherine si inquadra dunque in tale contesto e mira ad offrire
dispositivi di protezione nei limitati casi consentiti di uscita dalla propria abitazione,
quali ad esempio l’approvvigionamento di generi alimentari per il quale, di norma, è fatto
a tutti obbligo di limitare l’accesso all’interno dei locali ad un solo componente del nucleo
familiare.
Le dotazioni di cui trattasi:
a) Non sono da considerare presidi medici;
b) Mirano ad assicurare maggiore protezione in caso di uscita dalla propria
abitazione, fermo restano l’obbligo di rispettare la distanza minima di un metro
tra le persone;
c) Sono strettamente personali e non è in alcun modo consentito un utilizzo
promiscuo, neanche tra i componenti dello stesso nucleo familiare;
d) Non sono lavabili.
Per le modalità di distribuzione, si individuano le seguenti linee guida:

RUOLO DELLE PROVINCE
– Come disposto dall’unità di crisi, le Province cureranno la distribuzione delle
mascherine, prelevate dal deposito di Padova, ai Comuni del proprio territorio,
in proporzione al numero di abitanti;
– La consegna ai Comuni avverrà giornalmente, sulla base delle forniture
disponibili.
RUOLO DEI COMUNI
I Comuni provvederanno alla distribuzione a tutti i nuclei familiari, individuando le
modalità di consegna, coerenti con i principi generali espressi nel presente documento.
MODALITÀ DI PRELIEVO DAL DEPOSITO DI PADOVA
– Vanno rispettate regole di accesso per gli incaricati in modo da evitare il contatto
tra le persone;
– Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il
trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza di un metro o indossare la
prevista mascherina;
– Se nel mezzo di trasporto sono presenti più volontari, dovrà essere indossata la
mascherina e impiegati i guanti monouso.
MODALITÀ DI CONSEGNA AI SITI DECENTRATI
Nelle attività di consegna del materiale ai siti decentrati vanno rispettate, per quanto
possibile, le misure indicate per la precedente fase di ritiro.
In ogni caso, devono essere mantenute le seguenti misure di sicurezza:
– distanza interpersonale superiore a 1 m e, dove non attuabile, impiego della
mascherina.
– impiego di guanti monoso alla guida dei mezzi e nelle operazioni di carico scarico.
SMISTAMENTO E COMPOSIZIONE PACCHETTI DI MASCHERINE
DESTINATI ALLE SINGOLE FAMIGLIE
Tale attività da svolgere negli spazi dedicati e decisi di concerto con il Comune, verrà
eseguita con mascherina chirurgica e guanti monouso avendo cura di non creare
assembramenti di persone per l’attività in oggetto e nel caso di più operatori rispettare
la distanza minima prevista di un metro.

Per la predisposizione dei pacchetti da distribuire, possono essere utilizzati sacchetti
trasparenti tipo “freezer” o per alimenti o simili.
DISTRIBUZIONE CAPILLARE DELLE MASCHERINE
Quest’ultima attività risulta essere quella con maggiori criticità tenendo conto del fatto
che le mascherine arriveranno a lotti che andranno gradualmente a coprire le necessità
di tutta la popolazione residente dei Comuni.
E’ rimessa alla valutazione dei Sindaci l’individuazione delle modalità di distribuzione
alle famiglie, tenendo conto delle seguenti linee generali:
– Vanno individuate modalità tali da consentire, possibilmente, la distribuzione
capillare a tutti i cittadini residenti;
– Vanno individuati prioritariamente nella consegna le fasce più deboli della
popolazione e più esposte al rischio di contagio, con particolare riferimento alle
persone anziane, come individuate da ciascun Comune, ai soggetti con patologie
particolari e ai nuclei familiari con soggetti affetti da disabilità, nel rispetto delle
norme di tutela della riservatezza dei dati personali; la consegna tiene conto della
composizione del nucleo familiare, in modo da garantire un numero di
mascherine pari a quello dei componenti;
– Vanno individuate modalità tali da evitare ogni possibile assembramento di
persone, privilegiando, a tale scopo, la consegna porta a porta;
– I Sindaci, per motivata ragione, potranno individuare modalità suppletive e/o
alternative, fermi restando gli obiettivi e le cautele sopra indicati.
DISTRIBUZIONE PRESSO I NUCLEI FAMIGLIARI (PORTA A PORTA)
In linea generale si dovrà tenere lo stesso comportamento seguito per la consegna a
domicilio della spesa o dei medicinali, lasciando quindi sulla soglia quanto dovuto e
suonando il campanello, verificare che venga ritirato il pacchetto.
In caso di mancata risposta il pacchetto viene ritirato e riportato presso la sede comunale.
E’ obbligatorio, per gli addetti alla consegna, l’utilizzo di mascherina chirurgica e guanti
monouso, con possibilità di ricambio durante il turno, e adeguata dotazione di soluzione
alcolica per la disinfezione delle mani.
La consegna dunque deve avvenire limitando al massimo le occasioni di contatto con i
destinatari, solo se questi sono presenti nell’edificio, con le seguenti modalità:
– consegna in prossimità del cancello o della porta di accesso;
– vietato l’accesso alle abitazioni o ai locali dei destinatari;
– vietato intrattenersi con i destinatari delle mascherine;
– in ogni caso, il Volontario indosserà mascherina e guanti.

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