INIZIATA ANCHE NEL BELLUNESE LA DISTRIBUZIONE DELLE MASCHERINE

È cominciata questa mattina anche nel Bellunese la distribuzione delle mascherine arrivate dalla Regione del Veneto. Il coordinamento delle operazioni è in capo alla Protezione Civile che si sta occupando di portare i pacchi ai primi Comuni. La consegna andrà avanti per diversi giorni, in modo da raggiungere in maniera capillare tutto il territorio provinciale.
«Sono arrivati i primi pacchi, con 24.200 mascherine» spiega il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile, Massimo Bortoluzzi, che stamattina è stato al magazzino della Cal in sopralluogo con il presidente Padrin. «Si tratta di schermi protettivi, riutilizzabili, non lavabili, da usare per andare a fare la spesa e per tutti gli altri spostamenti non indifferibili, vale a dire per le necessità impellenti. Non sono uno strumento che consente di moltiplicare gli spostamenti, questo va sottolineato. Ringraziamo la Regione Veneto per averci fornito questi ausili. I volontari di Protezione Civile, sempre presenti quando c’è bisogno, hanno già avviato lo smistamento. Le mascherine stanno arrivando ai Comuni che poi dovranno provvedere alla distribuzione a tappeto, già nei prossimi giorni, decidendo i criteri con cui far arrivare questi primi presidi ai loro cittadini. Ringrazio Maset autotrasporti, che ci sta garantendo il servizio gratuito di distribuzione dei pacchi e tutti i volontari, coordinati da Carlo Zampieri».
Il consigliere Bortoluzzi e il presidente sono stati in sopralluogo anche all’ospedale San Martino, dove la Protezione Civile provinciale sta allestendo il Punto Medico Avanzato, nel parcheggio della struttura. «La situazione che stiamo vivendo ci mostra una volta di più che senza la forza del volontariato fatichiamo ad andare avanti – commenta Roberto Padrin -. L’ho ripetuto tante volte negli ultimi giorni e lo ribadisco: il grazie che possiamo dimostrare ai volontari, ai medici e agli infermieri, in questo momento, è quello di starcene a casa e di non uscire. Solo così possiamo rendere più semplice il lavoro degli ospedali e uscire più velocemente da questa emergenza».
Fonte Provincia di Belluno

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