Tragedia Antelao, venerdì a Domegge i funerali di Alessandro ed Enrico.

Alessandro ed Enrico insieme fino alla fine. La tragedia che ha sconvolto la comunità di Domegge ha colpito il Cadore intero e il mondo della montagna in generale. Due giovani leve dell’alpinismo e del soccorso in montagna hanno perso la vita facendo quello che più amavano. Si erano alzati presto martedì primo di maggio perchè la meta era ambiziosa: l’Antelao, la cima più alta del Veneto. Equipaggiati di tutto punto, avevano presumibilmente appena terminato la salita e si accingevano ad affrontare la parte conclusiva del Canale Oppel, da cui poi sarebbero scesi a valle con gli sci ai piedi, sci che sono stati ritrovati ancora appesi agli zaini. Ma qualcosa è andato storto, e i due giovani sono scivolati, fermandosi alcune centinaia di metri sullo sbocco sottostante. A dare l’allarme, alle 8.30 circa, altri alpinisti che stavano risalendo il canale. L’elicottero del Suem li ha raggiunti. Le salme sono state trasportate a valle. Per i soccorritori lo strazio di dover recuperare i corpi senza vita di due colleghi, entrambi appartenevano al Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, Enrico Frescura, 30 anni, del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, e Alessandro Marengon, 28 anni, del Soccorso alpino del Centro Cadore, tutti e due di Domegge anche se Marengon da qualche tempo viveva con la compagna in Alpago. E’ stata aperta la camera ardente nell’ospedale di Pieve di Cadore, i funerali saranno celebrati venerdì pomeriggio a Domegge. Alessandro ed Enrico insieme anche nell’ultimo viaggio. L’ennesimo colpo al cuore per i volontari del soccorso alpino che continuano a piangere giovani compagni caduti.

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