“Città verdi” a confronto a Roma Massaro: «Far dialogare sviluppo e ambiente» – Audio

Superare la separazione tra politiche per lo sviluppo e tutela dell’ambiente: questo il centro dell’intervento che il sindaco, Jacopo Massaro, ha tenuto durante il workshop delle Greener Cities Network, che si è svolto a Roma pochi giorni fa, promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile.
Il Comune di Belluno è stato inviato al tavolo dei relatori, a fianco dei rappresentanti del Consiglio dei Ministri, dell’Anci, dei ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali, delle regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Campania e Calabria, in virtù dei risultati ottenuti in materia di qualità della vita e per i progetti innovativi sul fronte della rigenerazione urbana.
«Dobbiamo slegarci dai ragionamenti tradizionali e ragionare in prospettiva: – ha spiegato Massaro – la vera svolta per lo sviluppo delle “città verdi” è il superamento della dicotomia tra sviluppo economico e difesa dell’ambiente. Belluno ha dimostrato in questi anni che questi due fattori possono coesistere grazie all’ ecosostenibilità, come nei progetti di rigenerazione urbana. È per questo che insistiamo, per esempio, nel sottolineare quanto sia miope e antiquata l’esultanza per il via libera ad un’opera come l’elettrodotto, realizzato a spese della sostenibilità e del benessere: chi vorrebbe farsi paladino dell’innovazione festeggia un’opera dalla tecnologia non moderna, accettando di fare economia a spese di realtà importanti per la sicurezza del territorio, come l’aeroporto di Protezione Civile, tralasciando la possibilità di creare vero valore socioeconomico.».
E proprio sul tema della rigenerazione Massaro ha approfondito la sua riflessione: «E’ una strategia di sviluppo che deve diventare strutturale, affiancata da ulteriori strumenti di rafforzamento. – spiega il primo cittadino – Penso ad esempio ad una grande agenzia nazionale che possa sostenere e cofinanziare i progetti di rigenerazione promossi dalle città». Un modello simile a quanto già avviato in Francia, dove con questo sistema interi quartieri sono stati rimessi a nuovo e restituiti alla cittadinanza: «La rigenerazione urbana deve diventare una modalità normale di lavoro e potrebbe diventare un elemento “culturale” per la popolazione», sostiene Massaro.
In chiusura, una proposta «ardita», ma necessaria per lo sviluppo delle “città verdi”: «Dobbiamo iniziare a ragionare non più sull’arco dei pochi mesi o anni, ma su una prospettiva di decenni. – conclude Massaro – Con le riforme delle pensioni e la crisi del lavoro, tra poche decine di anni i pensionati in affitto o con un mutuo a carico rischieranno di trovarsi in grossi problemi economici, fino a sfiorare la marginalità sociale. Bisogna rivedere le politiche abitative, facendole dialogare con i progetti di rigenerazione urbana: il pubblico potrebbe quindi provvedere a abitazioni sostenibili ambientalmente ed economicamente. Dobbiamo però iniziare subito a riflettere su questo, perchè già ora sappiamo che di questo ci sarà bisogno da qui a 30-40 anni. Senza un ragionamento globale che vada anche in questa prospettiva, dovremo affrontare situazioni di difficoltà molto gravi».

Lascia un commento