SITUAZIONE VENETO STRADE: – ASSESSORE BOTTACIN: “BLOCCARE IL PONTE CADORE ? CI STO”

VENETOSTRADEContinuano le preoccupazioni legate alla situazione di Veneto Strade dopo l’annuncio dell’Amministratore delegato di Veneto Strade Silvano Vernizzi che si è detto pronto ad attivare la cassa integrazione per 90 dei 260 dipendenti della società.-
Il presidente della Provincia Daniela Larese Filon ha convocato per sabato l’Assemblea dei Sindaci a Villa Patt di Sedico per discutere in merito ai gravi problemi connessi alla viabilità provinciale e ai rapporti con Veneto Strade spa.
L’Assemblea dei Sindaci è aperta al contributo che potranno dare i rappresentanti istituzionali invitati, fra i quali tutti i parlamentari bellunesi con l’assessore Bottacin, l’assessore De Berti e il Capo Compartimento ANAS Veneto Gabriella Manginelli.
Intanto continuano anche le reazioni dal mondo politico bellunese: secondo il senatore Giovanni Piccoli,:
“La questione Veneto Strade è stata creata dal Governo e dal Governo va risolta immediatamente. Non ci sono davvero alternative se non la piena responsabilizzazione dell’Esecutivo su quanto sta avvenendo in provincia di Belluno. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di quello stesso Governo che in questi giorni vuole sostenere con 97 milioni di euro la Ryder Cup di Golf”.
Piccoli ribadisce come “la situazione è nota da tempo e puntualmente segnalata. “Occorre quindi che sia il Governo a trovare una soluzione.
Per Paolo Tramontin di Confartigianato Belluno : “Non è questo il modo per arrivare pronti agli appuntamenti internazionali che ci aspettano, come i mondiali di sci del 2021. Ma meno ancora queste scelte possono essere accettate pensando al diritto di viaggiare sicuri in capo alla popolazione locale o a tutti gli operatori economici che ogni giorno sono sulle strade bellunesi per fare impresa o ai nostri giovani che si spostano quotidianamente per studiare.
Il territorio bellunese ha bisogno di essere unito e di lottare insieme per un obiettivo comune: la sostenibilità della vita in montagna”.
Per il deputato Federico D’Incà: ” E’ inammissibile che ancora una volta le colpe di una politica spregiudicata ricadano sui cittadini. – Ho interrogato il governo già nel 2014 e anche a gennaio del 2017 non avendo risposte – Oggi le chiacchiere stanno a zero ed è inutile che qualcuno faccia finta di essere opposizione al suo stesso partito: vi sono 90 famiglie che aspettano di sapere quale sarà il loro futuro. Se il PD vuole ritornare all’ANAS le strade provinciali, – conclude D’Incà – non deve fare altro che inserire il provvedimento in un decreto a soprattutto metterci i soldi, la cui mancanza sono il vero problema.
Infine l’Assessore Giampaolo Bottacin , che nei giorni scorsi aveva invitato la presidente Larese “a prendere carta e penna e mettere l’indirizzo giusto alle prossime lettere, senza confondere le responsabilità e chiamando in causa il governo nazionale affinché ripristini immediatamente i soldi che ha azzerato alla Provincia, si è detto d’accordo con azioni di forza ventilate nelle ultime ore –

“Palazzo Piloni propone di bloccare il ponte Cadore come segnale forte per risolvere la questione delle strade provinciali? Ci sto”. dice – rilanciando l’iniziativa promossa dalla presidente della Provincia di Belluno Larese e si dichiara pronto a “sostenere qualsiasi azione necessaria a dare la sveglia al governo”. “Finalmente l’attuale amministrazione provinciale incomincia a svegliarsi dal torpore – aggiunge – e a capire che bisogna battere i pugni sul tavolo per ottenere quello che le dovrebbe peraltro spettarle di diritto”

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