Approvata la Riforma Sanitaria del Veneto: ecco le principali novità.

All’1.20 di giovedì 20 ottobre il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il Pdl 23 che riorganizza la sanità veneta con l’istituzione dell’Azienda Zero e i nuovi ambiti territoriali delle 9 Aziende socio sanitarie che copriranno l’intero territorio regionale. 45 i presenti in aula al momento del voto finale, 44 i voti validi, 27 a favore, 17 contrari, nessun astenuto. Hanno votato a favore Lega Nord, Gruppo Zaia Presidente, Forza Italia, FdL-An Mcr, SiamoVeneto. Contrari Pd, Movimento Cinque Stelle, Lista Tosi, Veneto del Fare, Lista Moretti. Il consigliere Marino Zorzato (Area Popolare) non ha partecipato al voto. Assenti al momento della votazione Franco Ferrari (Lista Moretti), Elena Donazzan (Forza Italia), Alessandra Moretti e Piero Ruzzante del Pd, Pietro Dalla Libera (Veneto Civico), Silvia Rizzotto (Zaia Presidente). – See more at: http://www.consiglioveneto.it/crvportal/pageContainer.jsp?p=84&n=81&c=5&e=91&t=1&idEvento=7865#sthash.gCC7vu1o.dpuf
La riforma della sanità veneta approvata ieri in consiglio regionale, con il passaggio delle Ullss da ventuno a nove e con la nascita dell’Azienda Zero costituisce una sorta di “rivoluzione” nella gestione dei servizi amministrativi, che non tocca in alcun modo i servizi e le cure sia ospedalieri che territoriali ma, al contrario, punta a potenziarli utilizzando le risorse risparmiate in burocrazia, in sovrapposizione di uffici con gli stessi compiti, in sistemi informatici non omogenei, nella produzione delle cosiddette “carte” che non fanno altro che complicare la vita agli operatori sanitari ma, soprattutto, alla gente, sia in termini di costi che di tempo dedicato. Le novità sono numerosissime, sia di sistema che di dettaglio. Di seguito se ne evidenziano alcune significative.

MENO BUROCRAZIA PIU’ SALUTE – Secondo le stime tecniche la nuova organizzazione farà risparmiare circa 90 milioni l’anno in costi amministrativi, che verranno reinvestiti in cure e tecnologie sanitarie.
PER LE “CARTE” BASTA UN UFFICIO – Nell’Azienda Zero verranno concentrate importanti funzioni amministrative finora svolte da uffici diversi in ogni Ullss. Si centralizzano tutti gli acquisti, risparmiando perché si compra “all’ingrosso”; magazzino unico (oggi sono decine) ; una sola gestione di buste paga, personale, assicurazioni, informatica.
LE ULLSS DA 21 A 9 – E’ la risposta alla richiesta della gente di risparmiare in stipendi dirigenziali. Viene più che dimezzato il costo complessivo degli emolumenti dei DG e delle altre figure di vertice. Meno scrivanie e accentramento dei servizi amministrativi, più soldi per macchinari e diagnosi.
TANTA INFORMATICA: COSI’ SI RISPARMIA – la maggiore efficienza dei servizi tecnico-amministrativi significa una gestione quanto più possibile informatizzata. Calano i tempi di ogni pratica amministrativa, si accelerano i pagamenti dei fornitori. Meno burocrazia realizza risparmi di tempo e denaro.
CURE D’ECCELLENZA PER TUTTI – Il Coordinamento dei direttori generali in seno all’Azienda Zero permetterà di condividere continuamente le migliori pratiche presenti sul territorio e di rendere i servizi e le cure omogenei ovunque. Nessuno riceverà così meno di altri. In Veneto niente sanità di serie A e di serie B.
GIU’ LE LISTE D’ATTESA – Adozione di un Programma Straordinario per la riduzione delle liste d’attesa. Servizi e procedure omogenee, progetti innovativi e supporti tecnologici creati all’interno dell’Azienda Zero permetteranno di gestire meglio prenotazioni e appuntamenti, potenziando la rete dell’offerta e della presa in carico del paziente. Più facile trovare il tempo più breve per fissare la prestazione.
BASTA UN “CLIC” – Il completamento dell’informatizzazione consentirà al cittadino, attraverso il fascicolo sanitario elettronico, di avere sotto controllo giorno per giorno la sua situazione di salute. Il fascicolo permetterà anche a un medico che vede il paziente per la prima volta di sapere tutto di lui. Significa diagnosi più veloci e sicure e meno esami inutili. Basta un “Clic”.
DOVE VANNO I 90 MILIONI RISPARMIATI – In nuove tecnologie e nel potenziamento delle cure sul territorio (salvo nuovi tagli nazionali). Si punterà sulla possibilità di acquistare ulteriori nuovi macchinari (robot chirurgici, tac, risonanze magnetiche ecc. ecc.). Sul territorio si potranno creare i tanto attesi posti letto in più negli ospedali di comunità e sostenere lo sviluppo della rete delle medicine di gruppo.
Non ci sono solo benefici di tipo economico e amministrativo nella riforma della sanità veneta approvata nella notte dal Consiglio regionale. Rilevanti sono anche le caratteristiche organizzative e le ricadute per una migliore gestione ed erogazione delle cure, sia ospedaliere che territoriali. Seguono alcuni elementi di particolare interesse:

GLI OSPEDALI NON SI TOCCANO – non cambia la rete Ospedaliera che invece sarà sgravata dalle attività non sanitarie; si potrà  focalizzare maggiormente l’attenzione sui bisogni di cura dei cittadini e rendere più efficiente il sistema;
PIU’ INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO – l’assistenza ospedaliera potrà essere sempre più integrata con quella territoriale grazie ad una più efficiente programmazione locale, realizzata anche attraverso la maggiore presenza sul territorio di  luoghi di cura più vicini ai cittadini come le Medicine di Gruppo Integrate, Ospedali di Comunità, Hospice e Unità Riabilitative Territoriali;
HUB & SPOK MODELLO VINCENTE – si rafforza il modello Hub and Spoke nel quale vengono valorizzate le eccellenze e le specificità degli ospedali nel proprio territorio di riferimento, rendendo possibile una maggiore integrazione tra le strutture;
OGNI PATOLOGIA E’ UN CASO A SE’ – la migliore programmazione locale renderà i luoghi di cura più sicuri  grazie all’identificazione di punti di riferimento per patologia;
PIU’ DISTRETTO PIU’ TERRITORIO – si rafforza il modello veneto di assistenza distrettuale attraverso un più efficiente coordinamento dell’area di riferimento ed un presidio puntuale del territorio con l’identificazione di un responsabile per ogni bacino dell’ex ulss;
PAROLA D’ORDINE COORDINARSI – il maggiore coordinamento degli Osservatori Regionali di supporto alle Aziende Sanitarie, che faranno riferimento al nuovo ente “azienda Zero”, potrà garantire un servizio più efficiente;
SICUREZZA A 360° – un’organizzazione centralizzata dell’accreditamento, del rischio clinico e dei  controlli sulle prestazioni sanitarie renderà più sicuro il sistema sanitario e garantirà prestazioni più appropriate  ed efficaci;
RETI CLINICHE UGUALE QUALITA’ – lo sviluppo delle reti cliniche, che fungono da collegamento tra gli ospedali, facilita la multidisciplinarietà e la collaborazione tra gli operatori sanitari e la maggiore condivisione delle conoscenze, con una crescita qualitativa dell’intero sistema.

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