Montagna: raffica di interventi nell’ultima domenica di settembre.

Immagine di archivio di un intervento verso la  Torre Trieste.
Immagine di archivio di un intervento verso la Torre Trieste.
Alle 14 circa l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del sentiero che da Federavecchia porta al Rifugio Vandelli, Cortina d’Ampezzo, in seguito all’allertamento del 118 da parte di 4 escursionisti che, usciti dall’itinerario, erano rimasti bloccati in un punto ripido di roccette, incapaci di proseguire o di tornare sui loro passi. R.D.O., 38 anni di Crema, D.N., 25 anni, di Castello d’Argile (BO), S.A., 24 anni, di Cento (FE), e A.V., 34 anni, di Bologna, due uomini e due donne, sono quindi stati individuati, recuperati dall’eliambulanza e condotti a valle. Alle 15.30, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino della Val Pettorina per indirizzare l’equipaggio sul luogo dell’incidente, l’elicottero di Trento si è diretto verso il Lech dei Giai, nel comune di Rocca Pietore, dove una donna, L.D.R., 62 anni, di Mestre (VE), scendendo dal sentiero era ruzzolata per oltre 20 metri, riportando un trauma alla gamba e varie escoriazioni. Imbarcata, è stata trasportata all’ospedale di Belluno. Pronta a intervenire in piazzola una squadra di altri 4 soccorritori. Contemporaneamente l’eliambulanza di Pieve è intervenuta sulla Torre Trieste, nel Comune di Taibon Agordino. Una cordata di tre alpinisti spagnoli era stata colpita da un sasso caduto dall’alto che aveva danneggiato le corde e ferito al piede uno dei rocciatori. I tre, che si trovavano sopra le seconda cengia e si erano poi calati fino al terrazzino, sono stati recuperati dal tecnico di elisoccorso con un verricello. M.G., 28 anni, è stato poi accompagnato all’ospedale di Belluno con un probabile trauma alla caviglia. Di seguito l’elicottero di Pieve di Cadore e volato sul sentiero 472, che porta alle orme dei dinosauri sul Pelmetto, Val di Zoldo, per un escursionista di Cencenighe Agordino (BL), S.F., di 71 anni, che si era sentito poco bene. Nella stessa zona era scattato l’allarme per un bimbo di 10 anni, perso di vista dai genitori. Fortunatamente, mentre una squadra del Soccorso alpino della Valle di Zoldo si portava sul posto, il bambino è stato rintracciato e l’allarme è rientrato. Attorno alle 19 l’elicottero è poi stato dirottato sullo Spigolo dell’Agner per due alpinisti in difficoltà. Per problemi a una gamba, infatti, una scalatrice arrivata con il compagno a circa 150 metri dalla cima non era più in grado di avanzare nella progressione. L’uomo ha cercato di farla salire il più possibile, poi ha contattato il 118. Dopo aver caricato a bordo un soccorritore della Stazione di Agordo che conosce bene la lunga via alpinistica, l’eliambulanza ha individuato e recuperato la coppia, da ieri impegnata nella scalata.

Ulteriori dettagli degli interventi:
I 4 escursionisti diretti al Rifugio Vandelli si trovavano su una traccia non segnata, in un traverso particolarmente esposto. Sbarcato in hovering, il tecnico di elisoccorso li ha assicurati e spostati uno a uno dal punto in cui si trovavano vicini alla parete, per facilitare il recupero avvenuto con un verricello di una ventina di metri. Sulla Torre Trieste i tre rocciatori, trovandosi sulla cengia accessibile all’eliambulanza, sono stati caricati in hovering. L’escursionista colto da malore sul Pelmetto era assieme alla moglie, l’equipaggio è stato aiutato da un soccorritore trentino presente sul posto. Imbarellato, l’uomo è stato recuperato con un verricello di 20 metri e accompagnato a Belluno. Infine sull’Agner l’elicottero non ha imbarcato un soccorritore di Agordo, ma ha effettuato il recupero autonomamente. L’alpinista, che aveva un probabile trauma alla gamba, e il compagno sono stati tratti in salvo con un verricello di 35 metri, portati in piazzola ad Agordo e affidati al medico del Soccorso alpino.
Soccorso Alpino e Speleologico Veneto
25 – 09 -2016

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