A San Vito testata la macchina dei soccorsi per rischi idrogeologici.

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20160528_112950Sabato mattina a San Vito di Cadore c’è stata un’esercitazione di protezione civile per testare sul campo tempi e azioni da intraprendere in caso di evento calamitoso come quello dell’agosto 2015 che costò la vita a tre persone e provocò danni ingenti alla comunità. Si è sperimentata la concomitanza di due fronti di rischio; quello del Ru Secco in centro paese e quello di Chiapuzza. Dal Centro operativo comunale, viste le previsioni, ecco la simulazione di allarmi e l’attivazione delle procedure con la regia della Protezione Civile Regionale e Provinciale. Sul campo tutte le componenti dei soccorsi a presidiare i luoghi sensibili, a verificare la portata del fenomeno, ad attuare quelle misure a garanzia della sicurezza. Si è scelto di fare l’esercitazione proprio sabato perchè dal 25 maggio è attivo il servizio radar del Monte Macaion, il radar meteorologico misura l’intensità delle precipitazioni con informazioni che vengono aggiornate ogni cinque minuti, ed è operativo anche il servizio meteo dedicato alle Dolomiti. “E’ stata un’ottima verifica della procedura” ha assicurato il sindaco Franco De Bon. Il 10 giugno è già fissata una riunione in Prefettura per l’analisi conclusiva dell’esercitazione.

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