Comelico, Popera: recuperati gli alpinisti dopo una notte in parete.

IMG-20150727-WA004IMG-20150727-WA005Sono stati recuperati con un impegnativo intervento i due alpinisti bloccati da ieri sulla parete del Secondo Campanile del Popera. Ieri alle 18.30 circa il 118 era stato allertato dalla coppia, M.T., 34 anni, di Sesto (BZ), lui, e R.M., 25 anni, di Dobbiaco (BZ), lei, in difficoltà al rientro dalla Via Comici-Dalmartello. Dopo un tentativo dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore di avvicinarsi alla parete, vanificato dalla presenza di nebbia, una squadra era stata elitrasportata in quota fino al limite della visibilità. Avvicinatisi, i soccorritori avevano però appurato che i rocciatori non stavano scendendo dalla Via normale, dove la squadra avrebbe potuto raggiungerli a piedi, si trovavano bensì ancora sulla Via Comici da dove si stavano calando con le doppie, e dove le loro corde erano rimaste incastrate nella roccia. Dal momento che i due alpinisti erano attrezzati ed equipaggiati per bivaccare in parete, si sono attese le prime luci del mattino per far decollare l’eliambulanza. Purtroppo la persistenza delle nubi non è diminuita e 7 soccorritori, 4 del Soccorso alpino della Val Comelico e 3 della Guardia di Finanza, sono partiti dal Rifugio Lunelli per andare in aiuto della coppia. Arrivati all’attacco verso le 9, mentre 4 facevano base a terra, in tre hanno iniziato a scalare la via, con la centrale operativa del Suem che faceva da contatto con gli alpinisti al cellulare, poiché, dietro uno sperone, non sentivano e non rispondevano ai richiami. I soccorritori li hanno individuati a circa due terzi della Via Comici e, dopo un traverso di 60 metri, hanno attrezzato una sosta poco sotto, in un punto dove i due scalatori si sono avvicinati calandosi, per essere assicurati. Poco prima delle 13, un varco nella nebbia ha permesso all’elicottero l’avvicinamento e soccorritori e alpinisti sono stati recuperati in 5 rotazioni con un verricello di 30 metri, per essere trasportati al Rifugio Berti. Da sottolineare ancora una volta quanto, in presenza di condizioni meteo avverse che impediscano l’intervento risolutivo dell’elicottero, così come di notte, sia fondamentale l’operatività dei soccorritori, disponibili ad ogni ora e con qualsiasi tempo.

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