Approvato emendamento di Sergio Reolon per il futuro del trasporto ferroviario bellunese.

Sergio-ReolonIl futuro della ferrovia bellunese si sgancia dal Veneto.

E’ stato approvato ieri pomeriggio l’emendamento presentato da Sergio Reolon,

consigliere regionale PD, per il miglioramento del trasporto ferroviario in provincia di

Belluno.

In sostanza, dopo la votazione positiva, il Consiglio Regionale autorizza una unica gara

d’appalto per l’affidamento dei servizi ferroviari sulle linee Calalzo­Venezia e Calalzo-
Padova, che preveda quattro corse giornaliere dirette su entrambi i percorsi e anche un

servizio di trasporto pubblico su gomma.

L’anno scorso lo stesso emendamento era andato a pari, ed era stato quindi respinto.

Nella seduta di martedì 31 marzo, invece, è stato approvato, nonostante la posizione

contraria dell’assessore Donazzan.

«Le condizioni del trasporto ferroviario sono pessime in tutta la regione, ma a Belluno

abbiamo da tempo oltrepassato la soglia della dignità. L’idea della Giunta di fare la gara

d’appalto in un lotto unico per tutto il Veneto avrebbe significato escludere in partenza la

possibilità che altri gestori intervenissero: di fatto, lasciando a Trenitalia mano libera nella

continuazione di quello che sta avvenendo ora. La gara destinata al solo lotto bellunese,

invece, introduce elementi di concorrenza e apre le porte anche ad altri soggetti, più

interessati a migliorare il servizio di trasporto ferroviario nella nostra provincia».

Grande soddisfazione per Sergio Reolon: «Questa decisione può segnare una svolta nel

futuro della ferrovia bellunese, anche a partire dal trasporto integrato gomma­rotaia: un

tema che i comitati degli utenti pongono da tempo, chiedendo di essere ascoltati. Sono

davvero soddisfatto per questo risultato, anche per il fatto che alcuni voti sono arrivati

anche dalla maggioranza: i colleghi Bond e Toscani hanno votato a favore, nonostante la

contrarietà della loro Giunta. L’approvazione di questo emendamento può segnare un

cambio di passo importante: cambiare la storia della ferrovia bellunese è fondamentale

per la nostra terra».

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