L’onda lunga del terremoto – Emergenza acqua in Valbelluna

Mezza Valbelluna a secco, 80 mila utenze interessate da disservizi, decine di uomini impegnati in riparazioni e sopralluoghi.
Sono i numeri di una giornata campale per il Basso Bellunese dopo che nella notte un tratto di acquedotto tra Mas e Peron si è rotto, innescando un veloce effetto domino che ha dato filo da torcere agli addetti ai lavori.
L’allarme è partito quando a lato della strada è iniziata a uscire acqua ad una fortissima pressione, con lancio di sassi che hanno colpito anche delle auto. Sul posto a calmare quello che sembrava un geiser sono arrivati subito i tecnici di Bim Gsp con i vigili del fuoco e le forze dell’ordine che hanno deviato il traffico, bloccando l’Agordina. I tecnici hanno lavorato fino alle prime ore del mattino.
La rottura, hanno appurato, è collegata al terremoto di lunedì scorso che ha avuto come epicentro proprio Mas di Sedico, 3 gradi della scala Richter sono bastati per mettere a dura prova la tenuta delle tubature, in particolare delle giunture.
Appena conlclusa la riparazione tra Mas e Peron, è scoppiato un altro tubo a Trichiana, e poi altri due sempre in zona.
A dare la notizia su facebook anche il sindaco di Belluno Massaro e l’assessore comunale all’ambiente Luca Salti.
Di fatto, nel corso della giornata l’emergenza è rientrata a macchia di leopardo, ma servirà già nei prossimi giorni sospendere il servizio per rimettere mano ai tratti danneggiati.

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