RIFIUTI PICCOLE E MEDIE IMPRESE AGRICOLE. MANZATO: OK A SEMPLIFICAZIONE ADEMPIMENTI BUROCRATICI E A MINORI COSTI

Venezia, 18 maggio 2011
“Il SISTRI, Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, si è dimostrato non all’altezza delle aspettative e ha provocato scontento e delusioni nel sistema produttivo. E’ ora di cambiare, e rapidamente: all’interno del settore primario io guardo con grande favore ad una proposta alternativa e funzionale, che abbia come protagonisti i soggetti agricoli presenti nel territorio, finalizzata allo snellimento delle la gestione dei rifiuti specie per le imprese
agricole di minori dimensioni”. L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato ha preannunciato con queste parole un’ipotesi di soluzione alternativa, che punta ad un tipologie di rifiuti, con il coinvolgimento
dei Consorzi Agrari. “Stiamo parlando di un settore – ha fatto presente Manzato – dove la burocrazia mangia già troppe risorse e giornate di lavoro al vero obiettivo aziendale, che riguarda la qualità di produzioni primarie strategiche, l’economia “Sui rifiuti le incombenze sono già parecchie, per non dire troppe, e in agricoltura si aggiungono a tutte le altre per la cui eliminazione o semplificazione mi sono impegnato personalmente e direttamente. Nelle gestione dei rifiuti speciali sono stati calcolati oneri amministrativi a carico delle PMI agricole pari a 3-4 miliardi di euro annui – ha sottolineato Manzato – cifra che viene sottratta al valore aggiunto di aziende che, all’interno delle filiere, stanno già pagando quasi da sole le conseguenze della crisi finanziaria mondiale”. “Si può e si deve garantire il rispetto della legalità, ma non servono bardature burocratiche mastodontiche che, alle volte, con la formale correttezza delle annotazioni cartacee, non garantiscono il rispetto della sostanza delle norme stesse, mentre il pieno coinvolgimento del sistema territoriale – ha affermato Manzato – può assicurare raccolta differenziata, recupero, riciclaggio e corretto smaltimento dei rifiuti massime garanzie oggettive e il minimo dei costi. Per direzione e che possa essere condivise anche dalle altre Regioni. Penso ad un modello
innovativo, all’altezza della riforma che stiamo attuando per l’agricoltura veneta, che assicuri la reale tracciabilità dei rifiuti, costruendo una griglia di adempimenti piccole produzioni di raccolta con la partecipazione degli enti pubblici e le associazioni di rappresentanza agricole”.