SANITA’: I CONSIGLIERI REGIONALI REPLICANO AL SINDACO DI PIEVE

“Le parole del sindaco Ciotti mi meravigliano. E’ propaganda fine a se stessa, una becera strumentalizzazione. Oltre ad aver dato numeri inesatti – soprattutto per quanto riguarda l’Usl 2 – ha lanciato un’invettiva che davvero non ha senso”.

Così Dario Bond, capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, commenta l’intervento del sindaco di Pieve di Cadore Maria Antonia Ciotti, che ieri durante la conferenza dei sindaci dell’Usl 1 che si è tenuta a Belluno ha chiesto le dimissioni dei tre consiglieri regionali bellunesi perchè “la loro presenza è inutile e rappresenta uno spreco di risorse”: “Sinceramente non penso di meritarmi una bocciatura. Fino a oggi ho difeso la sanità bellunese con le unghie e con i denti. E altrettanto hanno fatto i miei colleghi”, afferma Bond (Pdl). “Spero e penso che la posizione della Ciotti sia isolata, altrimenti si porrebbe un problema politico serio”.

“Più che una critica ingenerosa, quello del sindaco mi sembra un tentativo di alzare lo scontro politico, di provocare ulteriori divisioni in un territorio, il Bellunese, che invece ha bisogno di unità”, prosegue Bond. “Non c’entreranno per caso le elezioni comunali del 2012 a Pieve? Mi dicono che la Ciotti non sia esattamente in pole-position nemmeno all’interno della sua stessa maggioranza”.

“Questo attacco arriva in un momento politico particolare. Abbiamo ottenuto dopo una lunga discussione la specificità di Belluno in Commissione Statuto, adesso ci attende il voto in Consiglio”, prosegue Bond. “Se dovesse esserci un ripensamento da parte di qualcuno, le colpe – a questo punto – sarebbero da attribuire a chi fa questi attacchi quotidiani, ma anche a chi ci sta dietro, che spesso son ben noti ex consiglieri regionali”. E ancora: “Ecco è questo che non mi piace: la politica dello scontro sempre e comunque. Una politica che denuncia solo gli errori o presunti tali e non riconosce possibili meriti”.

“In vista del piano socio-sanitario”, conclude il capogruppo del Pdl, “ mi batterò per ottenere dei risultati tali che nessuno potrà obiettare nulla. E altrettanto, ne sono certo, faranno i miei colleghi”.

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